IL GRULLO PARLANTE

 L'ennesima fatica letteraria di Trapezio Prepuzio. Un'attenta analisi del fenomeno doping.

 

 

Il doping nel calcio. Un libro rivelazione. Una spietata analisi di Trapezio Prepuzio sull'abuso, spesso confuso con l'uso assai diffuso di sostanze che alterano la fisiologia biochimica naturale dell'atleta, aumentandone le prestazioni in maniera arificiosa, falsandone i risultati e mettendone a repentaglio la salute. Partendo dalla sua esperienza di vita, il caustico Prepuzio esamina i pro ed i contro di un cancro che da millenni avvelena il mondo dello sport. Una faida senza fine fra puristi e sciacalli privi di scrupoli. Un libretto di agile lettura, scevro da posizioni dogmatiche e ricolmo di utili consigli per chi volesse fregare i controlli antidoping più rigorosi senza macchiarsi la coscienza. Un distillato di saggezza racchiuso in 110 pagine e una cascata di grafici ed immagini, messi li' tanto per far massa ed arrivare alla lunghezza minima richiesta dall'editore (Edizioni Conconi) per poter giustificare l'esoso prezzo di 191.95 Euri. Eccone un indimenticabile passaggio.

"… All'eta' di nove anni decisi che era il momento di abbandonare la comoda posizione da triclinio, spaparanzato sul divano davanti al televisore sintonizzato fisso su Goldrake e Carletto il re dei mostri, per dedicarmi ad una qualsivoglia attivita' sportiva, soprattutto per non sprecare il possente fisico che madre natura m'aveva donato. Sapevo che la concorrenza per giungere ai vertici della prescelta disciplina sarebbe stata dura, e la via al successo trapuntata d'ostacoli e di compromessi che mal si sarebbero sposati con la mia immacolata coscienza di sempliciotto. In una esibizione d'ardore degna di Francesco Baracca decisi che il calcio era l'arena in cui avrei dovuto cimentarmi. In un momento di lucida follia feci il punto della situazione. Ero un destro naturale (la gamba sinistra era, ed è tutt'ora, di legno, essendo da piccolo stato vittima d'un assalto di pirahna scappati da un acquario condominiale mentre con parenti ed affini facevo un pediluvio al lago di Romena). Ero dotato di un'elevazione negativa (quando provavo a saltare, in pratica, cadevo verso il basso), ed il piede destro veniva definito dai miei amici, prezzolati per dirmi cose carine, come "a banana" oppure "da CTO". Era palese che avrei avuto bisogno di qualche "aiutino collaterale" naturale per affrontare l'agguerrita concorrenza per un posto di panchinaro al provino della Settignanese, previsto per il mese seguente. Il lunedi' successivo mi trovavo, alle sette del mattino, in coda davanti al laboratorio del professor X, noto creatore di campioni. In fila insieme a me si trovavano Ali Baba, giovane talento egiziano noto come il Galdiolo di Assuan , ed un giovane dottore dal brillante futuro, il professor Agricolo. Mister X fu prodigo di consigli. Ecco la sua ricetta per far di me un campione: mezzo chilo di nandrolone nel caffellatte la mattina, una spolverata di GH sulla pasta al posto del parmigiano a pranzo, e per cena un risotto all'eritropoietina. Poi mi dette un bel pisellone sintetico con cannello da attaccare a sacchetto per flebo riempito di pippi' d'annata di mia cugina da posizionarsi sotto l'ascella, in caso di chiamata a sorpresa per test antidoping. Alle mie timide rimostranze di atleta coscienzioso ed integerrimo, mister X rispose: "Non ti preoccupare, non c'è nulla d'illegale. Uno è un collirio per la congiuntivite che si assorbe solo se immerso nel caffellate. Una è una pomata per l'herpes che si assorbe meglio se grattugiata sulla pasta, e riguardo al risotto, chi mai puo' avere da ridire su un risotto? Per il pene finto, non vorrai mica far la doccia e sfigurare in mezzo a tutti quei superdotati ignudi? Vai tranquillo…"

 

**********

S'accettano contributi. Se volete inviarci le vostre opere, scrivete a: ilgrulloparlante@hotmail.com Vi chiediamo solo, come diceva il caro Diego Abatantuono, d'esser breve e circoncisi. Siccome si fa tutto a gratisse, i Grulli Parlanti si riservano il diritto di decidere se pubblicare i contributi. Siate caustici, ma simpatici.

Torna alla pagina precedente  

Torna alla pagina principale