IL GRULLO PARLANTE

Trattato di teoria evolutiva presidenziale

L'origine e l'evoluzione dei presidenti

di Trapezio Darwin

 


Nei miei innumerevoli viaggi di studio a bordo della bicicletta Beagle, ho visitato luoghi impervi ed ancora vergini; dalla Casa del Prosciutto poco prima dell'Olmo allo Scheggi di Viale dei Mille, per arrivare al trippaio di via Aretina passando per il Pugi, alla ricerca delle prove che potessero giustificare le teorie evolutive e della selezione naturale.

Le specie animali, vegetali e presidenziali non sono entità immutabili e ferme nel tempo, ma creature in continua evoluzione, tendenti, per loro natura, alla perfezione assoluta tramite un processo di adattamento e mutamento graduale e complesso. I mutamenti in questione sono causati da fattori ambientali esterni variabili ai quali tutti gli esseri viventi, siano essi piante d'ortica, ornitorinchi o presidenti di società calcistiche, s'adattano come meglio possono, sia attraverso mutazioni genetiche intergenerazionali involontarie che modificazioni comportamentali semivolontarie, le quali, una volta calcificatesi, diventano parte integrante del bagaglio genetico dell'esserino in questione. Esempi classici citati in ogni manuale di biologia che si rispetti sono lo sviluppo dei piedi a banana in buoni giocatori una volta che abbiano vestito la divisa dell'Inter, o la tendenza all'onestà intellettuale sviluppatasi nel corso degli anni, ed oramai parte imprescindibile del patrimonio genetico dei giornalisti sportivi.
Tale teoria evolutiva è ampiamente visibile nei presidenti di società calcistiche.
Teoria dell'evoluzione dei presidenti di società calcistiche
Definizione: "Ogni presidente di società calcistica, qualunque sia il livello intellettuale, sociale, psicologico, fisico o ideologico da cui parte, tende per sua natura verso la perfezione assoluta insita nella sua categoria". Questo stato di perfezione assoluta è stato raggiunto, fino ad oggi, da un solo esemplare di detta categoria: Moratti.
Classificazione dei parametri immutabili che definiscono il concetto di perfezione assoluta per quel che riguarda la categoria " presidenti di società calcistiche", che per brevità chiameremo "PSC", rappresentati dal modello ideale Moratti.
1. Comprare giocatori giovani e promettenti. Rivenderli a prezzo stracciato per poi ricomprarli pagandoli l'ira d'iddio un paio d'anni dopo.
2. Mettere sotto contratto almeno 50-60 giocatori, di cui il 95-96% molto scarsi.
3. I giocatori al punto 2 devono essere dei brocchi anzianissimi (minimo 33-34 anni) con stipendi faraonici e contratti dalla durata minima di 5-6 stagioni.
4. Cambiare allenatori al ritmo di almeno uno l'anno. L'unico caso in cui è permesso tenere un allenatore più di un anno lo si ha nel caso detto allenatore sia proprio scarsissimo.
5. Non vincere mai nulla. Unica eccezione permessa è una Coppa del Nonno ogni morte di papa.
6. Dimettersi ogni paio d'anni dalla carica ufficiale di presidente, quando le cose non vanno bene (vedi punto 5), ma continuare a mettere bocca nella direzione tecnica della squadra e soprattutto a fare la campagna acquisti.
7. Vestirsi con garbo e buon gusto. Fare molta attenzione agli accessori ed alle decorazioni. Ad esempio, il capello lungo fintospettinato e l'orologio sul polsino.
8. Spendere e spandere alla rinfusa.
Una volta raggiunto lo stato di perfezione presidenziale o "Moratti", il PSC entra nell'olimpo dei perfetti e non può più subire modificazioni di sorta. Quando tutti i presidenti di tutte le società calcistiche italiane avranno raggiunto la perfezione evolutiva, il campionato italiano di calcio sarà davvero degno di essere definito "il campionato più in alto nella scala evolutiva del mondo". Tale evoluzione, essendo insita nelle cose della natura, non può essere arrestata ne rallentata.
Studio comparato delle mutazioni genetico-comportamentali del nostro presidente DVD, e del suo rapido movimento verso la perfezione assoluta per la categoria PSC, rappresentato dal modello Moratti, in pieno accordo con la teoria evolutiva sopra citata. Per far questo, prenderemo in considerazione le azioni del nostro beneamato presidente DVD nei suoi quasi 2 anni di presidenza.
1. Pur essendo DVD presidente da troppo poco tempo per poter valutare le sue mutazioni verso il perfetto stato di cui al punto 1, possiamo affermare, viste le premesse, che è sulla buona strada.
2. Perfettamente evoluto.
3. Perfettamente evoluro.
4. Perfettamente evoluto.
5. Ha iniziato male vincendo il campionato di C2, ma si sta rifacendo quest'anno. Ottime possibilità di miglioramento.
6. Non giudicabile. La tendenza al punto 6 si evolve solo dopo almeno 3 anni di presidenza, ed è per questo motivo impossibile valutare il suo livello evolutivo, anche se le premesse sono molto buone.
7. Deve ancora migliorare. Il primo anno è stato troppo micragnoso. Finalmente quest'anno, con gli acquisti di Vryzas ed altri giovani talenti ampiamente sopravvalutati, sta mostrando notevoli segni di miglioramento.
Conclusione
La parabola evolutiva di DVD verso lo stato di PSC perfetto o "Moratti" lascia ben sperare per il futuro. Esso rappresenta una prova vivente della validità della teoria evolutiva dei presidenti di società calcistiche, ed in base alla disamina precedentemente affettuata, possiamo affermare con rigore scientifico che esso sta evolvendo a pieno ritmo vero lo stato di presidente di società calcistica perfetto, o, per gli addetti ai lavori, il livello “Moratti”.


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