Presidenti.
Erano le undici mezzo di sera e Paolo Calcagni, il noto avvocato penalista
fiorentino, stava guardando per l’ennesima, volta sprofondato nella
poltrona arancione, la sua trasmissione preferita, la registrazione del
TG4 in cui Fede metteva le bandierine rosse e blu sulla cartina d’Italia
durante lo spoglio delle elezioni regionali di qualche anno fa. Sul
tavolino alla sua destra c’erano una lattina di birra ed un pacchetto di
semi di zucca salati e tostati ancora sigillato. Improvvisamente squillo’
il telefono. L’avvocato Calcagni lascio’ che fosse la segreteria
telefonica a rispondere:-Risponde il numero 055………... Sono
momentaneamente assente oppure sono seduto sulla poltrona arancione e non
mi va di alzarmi. Lasciate un breve messaggio ed il vostro numero di
telefono, e sarete richiamati al più’ presto.-
-Paolo, Paolo, rispondi, sono Sole. Hai letto il giornale d’oggi? Sembra
che Sconfitto Zaffe Rano sia intenzionato farti presidente della
Fiorentina. Buche si è licenziato, e lui è alla ricerca d’un leccapied….
scusa, d’un personaggio di provata esperienza e capacita’ per
ricoprire quella carica. Pare sia stato fatto il tuo nome…… rispondi….-A
quel punto Paolo si precipito’ al telefono rovesciando la lattina di
birra sul tappeto persiano.-Sole, Sole, non attaccare, ripeti un po’?-
disse l’avvocato eccitatissimo.-Si,- continuo’ Sole –si, è sulla
pagina sportiva de "Il Giornale" ed è anche apparso sul quel
sito bolscevico, come si chiama….. Fiorentina.it.--Grazie Sole, ci
sentiamo dopo, ora devo andare.-Paolo riattacco’ il ricevitore e si
avvicino’ alla bacheca che conteneva i suoi trofei vinti quando era
stato presidente della Federazione Italiana di Scarabeo. In pochi secondi
si riaffacciarono alla mente tutti i dolci ricordi dei trentanove anni di
presidenza. Tutti i bellissimi ricevimenti di gala con i quali aveva
convinto le varie federazioni regionali a votare per lui. Tutti i
presidenti di club ai quali aveva regalato letterine in oro e avorio
intarsiate. Poi si soffermo’ a lungo sulla bacheca. Una bacheca
d’ebano finemente rifinita, con al centro l’unico trofeo vinto da
presidente: Il Torneo Scarabeistico della Nuova Guinea del
1971.Improvvisamente assunse un’espressione cupa. Non era certo stata
colpa sua se negli ultimi trentasette anni le madri italiane non avevano
saputo partorire nessun campione di Scarabeo. Tutti gli attacchi della
stampa erano stati certamente pilotati dai suoi avversari alla presidenza.
Il novantunesimo posto ai mondiali di Berna, il centotreesimo a quelli di
Bogota’ nell’86, il crollo del 91% degli iscritti alla federazione
negli ultimi ventisei anni non potevano certo essergli imputati. Gli
italiani erano un popolo di santi, poeti e navigatori e non di scarabeisti.
Anche l’antica saggezza popolare l’assolveva.Mentre nella sua mente i
pensieri si rincorrevano come lucertole nel Sahara, il telefono squillo’
nuovamente. Con uno scatto felino si avvento’ alla cornetta e rispose:
-Pronto?- -Avvocato Calcagni?- disse una voce di donna, -Sono la
segretaria personale del dottor Sconfitto Zaffe Rano. Il dottore mi ha
incaricato di contattarLa per sondare la Sua possibilita’ ad assumere la
carica di presidente dell’A.C. Fiorentina.--Quant’è lo stipendio?-
chiese Calcagni d’istinto.-Il dottor Zaffe Rano, prevedendo che questa
sarebbe stata la Sua prima ed unica domanda, mi ha incaricato di offrirLe
la cifra di centocinquanta milioni al mese.-La pozzetta di bava che si
stava accumulando ai piedi di Paolo diventava sempre più’ ampia. Il
pensiero corse immediatamente al suo conto in banca ed alla possibilita’
di aggiungere un altro titolo sul suo biglietto da visita, che a questo
punto avrebbe raggiunto, se pienamente disteso, il metro quadrato. Era
stato presidente di sessantasei fra associazioni, enti, organizzazioni,
societa’, gruppi religiosi, logge, partiti politici e circoli vari.
Stava quasi per raggiungere Luca Crodino di Montezuma, il quale poteva
vantare un numero di presidenze impressionante: ottantadue.-Avvocato, è
sempre in linea?- disse la segretaria con tono preoccupato.-
-Si, si, ci sono. Accetto.- Disse Paolo uggiolando come un cagnolino
assetato.-Bene, il dottor Zaffe Rano aveva previsto che avrebbe detto di
si. Dirameremo subito un comunicato stampa. Il dottor Zaffe Rano Le vuol
parlare, adesso glielo passo.-Ci furono alcuni secondi di pausa.
-Pronto, caro Paolo, come stesse?- Chiese con voce gioviale Sconfitto
Zaffe Rano.-Bene caro Sconfitto. Sono felice di lavorare per te. So che
sei una persona seria, di grande cultura sportiva ed accademica. Sono
onorato di essere alle tue dipendenze. Voglio pero’ mettere in chiaro
una cosa: come sai io sono un uomo di forti principi morali,- si udi’
chiaramente una grassa sghignazzata provenire dalla stanza accanto, dove
la moglie, la signora Pina Bazzoni in Calcagni, stava origliando la
conversazione –ed agiro’ sempre secondo coscienza.-
-Si, lo so,- disse con tono accondiscendente la voce all’altro capo del
telefono, -sai che ti ammiro per questo. Se io sarebbe in te, diressi
esattamente la stessa cosa….-Sconfitto non riusci’ a finire la frase,
perche’ improvvisamente i due scoppiarono in una fragorosa risata.
-Ora basta,- interruppe Sconfitto, -devo andare con la mia Vittoriona
Montanari a festeggiare.--Cosa festeggiate?- chiese il novello presidente
viola con falso interesse.
-Vittoria è stata inserita nel Guinness dei Primati: è l’essere umano
con la superficie chiapparia più’ maggiore mai
esistito.--Complimenti.--Bene,- concluse Sconfitto Zaffe Rano con un tono
che non ammetteva repliche
e con un congiuntivo che non lasciava dubbi, -cerdo che tu sarebbi
l’uomo adatto per i miei scopi. Vai lunedi’ in Piazza Savonarola per
firmare il contratto.--Va bene Sconfitto. Ci saro’. Ciao e grazie.--Ciao
Paolo e buon lavoro.E fu cosi' che nacque un nuovo presidente.
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